Claudia Perdighe e Andrea Gragnani
Vi proponiamo un altro libro dei colleghi Claudia Perdighe e Andrea Gragnani. Ogni paziente soffre a suo modo. La parafrasi del celebre incipit di Anna Karenina ci sembra una buona introduzione a questo libro. Il volume, infatti, segue un doppio filo conduttore:
- da una parte si occupa di comprendere l’idiosincraticità di ogni paziente, dal momento che ogni clinico, e in fondo ogni essere umano, sa che non esistono pazienti uguali. Anche pazienti che si presentassero esattamente con la stessa diagnosi hanno un modo personale di manifestare i loro sintomi cui sottendono pensieri, desideri, scopi personali e specifici;
- dall’altra affronta il più ambizioso tema della comprensione dei contenuti e dei processi mentali che rendono in qualche modo simili i pazienti, che ce li rendono leggibili e, dunque, curabili.
La domanda, quindi, è: perché un paziente soffre? E, soprattutto, come mai non riesce, anche quando gli strumenti e le moda- lità sembrano molto accessibili, a smettere di soffrire? Perché́ un ossessivo non smette di compiere rituali, pur desiderandolo e sapendo quanto i rituali compromettono la sua vita? Perché un depresso non rinuncia ad avere qualcosa che sa di non poter ottenere e non si focalizza su beni che già possiede o che sono accessibili? Più in generale, perché gli esseri umani, o almeno quelli che presentano una sofferenza emotiva, non smettono di aspirare a beni che non possono ottenere, come per esempio la certezza di non ammalarsi o di non essere giudicati male o la certezza di essere di valore?
La seconda parte, invece, è guidata dalla domanda: come aiutare i pazienti a soffrire meno? Quali strumenti e procedure sono efficaci nella cura delle diverse forme con cui la sofferenza si presenta al clinico?
Questo è un volume che vuole stimolare, articolare, migliorare il ragionamento clinico, coniugandolo con le informazioni evidance based, e che, per il rigore scientifico e l’attenzione alla specificità di ogni individuo, si attesta tra le opere di sicuro valore clinico e interesse scientifico.